Gli interventi di demolizione e ricostruzione rappresentano un’efficace strategia per la riduzione del rischio sismico nel nostro Paese.
Cosa prevede la normativa in caso di interventi antisismici con demolizione e ricostruzione?
Secondo normativa vigente,anche gli interventi effettuati su edifici oggetto di demolizione e ricostruzione, possono beneficiare del Superbonus 110% secondo le nuove scadenze e aliquote previste.
Resta fermo che, gli stessi, per accedere al beneficio fiscale, devono essere ubicati nelle zone sismiche 1,2,3 e rientrare tra gli interventi di ristrutturazione edilizia previsti dal Testo unico dell’edilizia.
L’intervento può comportare anche un aumento volumetrico?
Il DL 76/2020 ha ampliato la definizione di ristrutturazione edilizia, prevista dal Testo unico dell’edilizia, ammettendo l’aumento volumetrico, in caso di interventi di demolizione e ricostruzione su edifici esistenti, a patto che rientrino nei casi previsti dalla legislazione vigente o dall’urbanistica comunale.
Grazie a questa modifica, è possibile modificare la sagoma, i prospetti, il sedime, le caratteristiche planivolumetriche e tipologiche degli stessi. Fanno eccezione gli edifici sottoposti a vincoli di tutela e ubicati nelle zone omogenee A che, invece, devono mantenere le caratteristiche dell’edificio preesistente.
Il Super sismabonus è previsto per l’acquisto di case antisismiche?
L’AdE ha chiarito, con la Risposta n.190 del 17 marzo 2021, che la detrazione spetta all’acquirente (persona fisica) anche in caso di acquisto di immobili su cui sono stati effettuati interventi di demolizione e ricostruzione finalizzati alla diminuzione del rischio sismico. L’impresa, però, deve provvedere, entro 18 mesi dalla data di conclusione degli interventi, all’alienazione dell’immobile.